1. |
Unicorpo
02:18
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sono sola
sono andata via da me, sola sempre
ho provato ad esser buona
e non ti basta
soffro vivo spero muoio
sono
e ti do il sangue
e mi abbandoni
quanta forza
quanto amore nel dolore
viemmi in fondo fino al cuore
soffro vivo sogno spero
ne ho paura
cercami e lasciami andare
assassina onnipotente piango sotto alle coperte scelgo ancora sbaglio ancora
e muovo il corpo e tutto cambia
mi hai schiacciato sulla terra e dentro al vento provo il volo
mi conosco e mi comprendo solo adesso sono persa
scorderemo tutto ancora se saremo ancora insieme
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2. |
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non ti ho ancora uccisa solo perché ti voglio affliggere
sarò ogni suono alle tue spalle
l’ombra nello specchio
quanti anni in cella assieme a te
anni terribili
splendidi violenti
mento a chi mi chiede dei tagli che mi hai fatto
quando ti mordevo il collo e tu cantavi e il cielo sanguinava
com’è che vivi senza me senza la mia vita infetta?
non ti ho ancora uccisa solo perché ti voglio sola come me
non son cattivo sai, son solo triste, non lo vedi?
lo vedrai di nuovo in fondo agli occhi miei quando ti verrò a cercare
benedetto il buio che a me ti attrae falena storta
quella luce nera che ti fa bruciare quando bevi troppo e pugnali i tuoi alleati
ti ho vista sai?
tu hai capito quel che ho capito io
ma tu non sai giocare al gioco del rispetto
dici quel che pensi ma non pensi a quel che dici, stupida
non ti ho ancora ucciso solo perché
siamo macchine libere, meravigliose, quanto male possiamo fare mai, quanto ancora
nessun limite
siamo infinito
le stelle ci guidano col loro divorare
non vale niente il mondo non vale
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3. |
Due Soli (il Nostalgico)
04:21
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occhi centro dello spazio
è lì che ti incontrai
e ci prese come fretta come un’ansia, una fame
pelle fresca nuda già ci brucia fra le labbra
un istante e siamo in viaggio sconosciuti corpo a corpo
l’hai sentito pure tu, noi siamo veri
da adesso e per l’eternità liberi insieme senza freni
l’accordo perfetta unità ha dentro il suo opposto
se credi che non finirà illudersi è magico
e ci fa bene ma…
occhi bassi fra la folla
lì ti rincontrai
come un’ombra conosciuta persa ormai lontano
troppi sassi nelle tasche, troppe paure
siamo andati a fondo insieme e ci siam trovati soli
accanto silenziosi in preda a questo gelo
rimandiamoci all’aldilà io intanto serro fuori il cielo
con gomma piuma
plastica industriale
poliuretano
sigillato ormai
non c’è al mondo un nuovo modo per toccarmi
e stammi ancora più distante
che mi sforzo di sorriderti
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4. |
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angelo custode scagliato quaggiù addestrato solo al nasci e muori
la bilancia pesa le anime dell’uomo
ancora questa forma
sono il salvatore nel caos della battaglia e colpirò nel centro di quel tempio
dove fiorisce là dove nasce il giusto e lo sbagliato
mira
punta
e spara
da oltre mille yarde ti posso illuminare
il mondo è stato scritto in cerchi ed in triangoli
se il numero è di dio l'istinto è solo mio
cavalcherò il vento per te liberare
amigdala
attendo paziente il tempo è il niente
dardo di metallo buco nero nel cervello
calibro il tiro
da millenni
giudico, condanno, ti assolvo, ti salvo
l’unica eletta, la strada perfetta
dal regno del dolore a quello dell’amore
fra le tempie è il passaggio
il principio del viaggio
e da corpo grave ti farai nuvola
e sognerai per sempre nel paradiso.
angelo custode scagliato quaggiù addestrato solo al nasci e muori
la bilancia pesa le anime dell’uomo
ancora questa forma
sono il salvatore nel caos della battaglia e colpirò nel centro di quel tempio
dove fiorisce là dove nasce il giusto e lo sbagliato
mira
punta
e spara
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5. |
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oggi tutto fa paura ma io credo nel futuro
sono dritto come un razzo
come un fungo antico e duro
nel progresso
quello che importa è avere e ottenere
la posizione e mai demordere
in una maggioranza che sia di sapere
con coerenza e logica ma catastrofobica
adesso che anche i ciechi posson vedere
e abbiamo un farmaco per ogni dolore
se inconsapevole di credere a favole
ti spezzerò le costole con le pantofole
e se non sai scegliere fidati che
ogni domanda che ancora è rimasta avrà una risposta
e come dèi saremo, come immortalità
quando il figlio artificiale ci salverà
sarà presente immobile e solo comodità
senza più un problema, senza libertà
vasta mente univoca ci guiderà
e ci sarà una scelta solo in pubblicità
scivoliamo la vecchia vita in una nuova realtà
e così chi ci crederà si salverà.
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6. |
Koh-e-Roo (il Solitario)
04:17
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vado a vivere in montagna
farwell città e campagna
una bestia più potente
mi cammina nella mente
nella valle sono solo sorge il sole e ha un nuovo suono
l’aria fresca, vado a pesca
e contemplo il cielo
e funghi velenosi
steso senza pavimento vado più veloce del vento
solo al buio li sento, mi parlano dentro al silenzio
mente acqua di sorgente
dalle città in rovina la gente si incammina
rivedo i saltimbanchi, non hanno gli occhi stanchi
l’anima nuda pensa a un’altra contingenza
di caccia interstellari e bimbe nucleari
la terra si dimena, si volterà di schiena
me la godrò dall’alto, mi basta fare un salto
no! un'altra volta, un’altra storia morta
respira e sei già in volo, è nato un mondo nuovo
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7. |
Errare (il Viaggiatore)
05:02
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se si guarda fuori dal finestrino mentre il mezzo corre
al di là del limite della carreggiata solchi sull’asfalto
linee più chiare più scure si muovono, linee più chiare più scure si inseguono, linee più chiare più scure si incontrano
come una melodia
lascio che la mente si apra nel mentre mi muovo
sempre violentemente
dio sa perché
come una mosca la morte è sempre intorno
e mi ferisco pensando a chi mi ama lontano
posso stringere la terra fino a farmi male
ma non c’è niente che davvero si possa afferrare
lascio che la mente si apra nel mentre mi muovo
sempre violentemente dio sa perché
come una festa senza ritorno
ora rinasco mio per sempre mare lontano
posso stringere la terra fino a sanguinare
ma non c’è niente che davvero si possa afferrare.
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8. |
Santo (il Bevitore)
06:06
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svanì mia madre mettendomi al mondo
mio padre a un scontro di lavoratori
io mio fratello e cinque suoi amici come banditi siamo partiti
sopra sentieri col sole sul viso
coi cani sciolti e donne lontane
vino di palma e carne bruciata
il cielo sorride a chi riderà
praise to the lord, how much he takes ya
bosco di notte le bestie feroci
prendono e mangiano un paio di noi
all’alba un paese di facce straniere
del nostro lavoro guadagnano loro
poi pistole in faccia si prendono tutto
poi sopra un camion in fondo al deserto
e là camminare, la sete, la fame
solo io e mio fratello arriviamo al mare.
praise to the lord, how much he takes ya.
c’è un diavolo bianco seduto sul molo
ci parla di un mondo in cui valiamo oro
e al prezzo di un mese nella sua cantina
faremo un viaggio dentro una stiva
quel giorno saliamo su nave che affonda
mi assorda un’onda ed eccomi solo
cammino sul fondo per tornare a galla
arriverò a nuoto luci di città
palazzi di vetro vi porto la pizza,
poi bevo sul ponte guardando al di là
mi leggo la vita sui solchi alle dita
ubriaco ogni sera nulla mi dispera
praise to the lord, how much he takes ya
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9. |
HEH (il Mainato)
07:05
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vengo dal tempo senza un luogo
là dove nascono i sogni dentro al vuoto
dove frantuma le stanche onde il mondo
e dove impasta le forme il diodemonio
sono un composto, un cosmo tutto nuovo
dall’incidente di un girino contro un uovo
e non so ancora del freddo sulla pelle
che occhi avrò per carpire le stelle
squame o piume o pianta del fiume
una luce rimbalza in lontananza
ma qualcosa può andar storto
tramontare prima di essere sorto
insomma nascere
nascere morto
il mai nato il mai arrivato
non ha voluto mio padre oppure il fato
non sono stato cattivo oppure buono
non sono stato nient’altro che un frastuono
lasciami andare e non ti preoccupare
lasciami andare non sono niente da ricordare
lasciami andare non sono niente
nel gioco una carta non uscita cambia comunque tutta la partita
non sono niente eppure c’è chi mi sente
mi hai sognato se non per te per nessuno sono stato
e allora dillo
no, non tornerò mai
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10. |
Exodalgia (il Romantico)
04:06
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non nasce la parola e quando prova è un cardine spezzato
e il tempo corre avanti e nella mente striscia sempre
l’infinito senza tempo e senza mente
essere vivente essere spaventato
quando il sole mi mangerà da chi sarò ricordato?
mi chiamarono “poeta” per una domanda tesa
che bruciò il funerale in una chiesa
scrivevo sottobanco durante la lezione
nessuno mi prestava mai attenzione
il nulla mi rincorre se guardo ad occhi chiusi
i soli veri amori son delusi
per questo mi affanno fino a farmi male
in cerca del brivido d’onda che assale
non riesco a lavorare, non ho soddisfazioni
invento per drogarmi di illusioni
nessuno che mi cerca nessuno mi risponde
solo visioni oscene, incapacità profonde
su strade deserte in cima alle montagne
mai ho trovato muse né anime compagne
ogni giorno mi affanno per raggiungere il niente
è passato tanto tempo non è stato divertente
ma qui sul ciglio del terrazzo
mi basta chiudere gli occhi
per essere altrove
sopra uno scoglio immerso nel sole, nel naso e le orecchie il canto del mare che attende il salto, sapore terrore, il balzo, il vuoto, il tuffo, lo schianto e sento che siamo una forza in travaso fra mondi in eterno e allora dagli occhi una lacrima cola, non tocco più terra con il cuore in gola
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11. |
Saturazione (il Folle)
04:32
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ai margini della città dentro una cesta
in sorte povertà, per cibo carità
diagnosticata una grave insanità
la gabbia di questa realtà ancora mi presta
un’anima avida sempre tendente a una scelta impavida
rivelerò la verità che si nasconde dietro alle parole
per fare questo tre sono gli elementi: respirazione ripetizione saturazione
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12. |
Unacorpi
00:57
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mi conosco e mi comprendo
solo adesso che son perso
scorderemo ancora tutto
se saremo ancora insieme
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