edizione limitata 100 copie, LP vinile 12" 180gr, grafiche realizzate a mano, per singola copia un libretto interno da sei differenti versioni.
Realizzato presso Rubedo Recording (TO), esce per Ammiratore Omonimo Records (RM), stampato presso Vinilificio (BO)
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lyrics
mi vesto sempre di nero solo perchè è il mio colore preferito
speravo che nella vita mia io mi sarei solo divertito
e invece anche stanotte vado a letto con la testa fra le mani
forse tutti i miei sforzi saranno vani
a scuola andavo bene andavo male non so perchè non mi piaceva
dovevo stare fermo, fare il bravo, tutta la vita lo stesso problema
ho provato a farmi un posto a questo mondo ma non ci son riuscito
e questa è l'infelicità e allora mi sono unito
a quelli che pensavo che mi avrebbero capito
invece il mondo attorno a me è solo nebbia e sabbia
con i lacrimogeni m'han fatto piangere lacrime di rabbia
la gente mi piaceva e come facile fare amicizia
ci son voluti il sesso e il denaro a insegnarmi la malizia
poi il lavoro da tenere e la famiglia, poi la pace eterna
conosco l'infelicità è qualcosa che non sta mai ferma
per questo mi sento bene solo giù in caserma
speravo di guadagnarmi il pane come fa un cavaliere con la lancia in resta
invece sul casco mi tirano le pietre e adesso ho mal di testa
mio padre mi dice sempre lo stesso da quando sono nella culla:
"se vuoi aver successo nella vita prometti tutto e non mantenere nulla"
allora non ho studiato tanto eppure adesso guarda dove sono
in questo parlamento dove decido cosa è cattivo e cosa è buono
e adesso non mi resta che decidere se son felice o non lo sono
quando sono solo
va bene, allora facciam così, da oggi in poi tutti gli infelici spariranno
e gli altri, come me, tutti insieme finalmente
governeranno
credits
from ARCO,
released October 23, 2020
musica e testi: Arco
batteria: Simone Pozzi
chitarra elettrica: Maurizio Suppo
chitarra: Filippo Manfredi Giusti
Il primo ascolto di questo album fatto durante le pulizie domestiche (a titolo di cronaca: non esattamente l'attività più eccitante nella quale mi cimento) ha trasformato il mio padiglione auricolare e i vari annessi e connessi in una zona erogena supplementare. Psichedelia folk? Folk psichedelico? Machissenefrega: davanti a quello che ste due bellissime voci, che ste chitarre intense (con l'aiuto occasionale di altri ammenicoli sonori) riescono a regalarci, le definizioni diventano secondarie. Che goduria...e sospetto che sia uno di quei dischi che lievitano col tempo. P.S: la traccia preferita è puramente indicativa, visto che le canzoni sono tutte splendide Michele M.
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