1. |
Parassiti
06:56
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faccio le scale tre alla volta verso la porta nel corridoio
da quanto tempo non esco di casa perso nei sogni di un lavoro
la stanza si era fatta stretta e piccole le porte
socchiuse le serrande proiettano ombre storte
mi chiudo alle spalle il portone nella testa un alveare
respirare la mia stessa aria mi stava facendo male
tra le scarpe abbandonate e lo sterco secco sul marciapiede
cammino con le mani in tasca
da una curva sinistra spuntano una madre con la figlia camminano vicine e non mi meraviglia piuttosto mi fa strano che abbiano l'aspetto di viscidi lombrichi col vestito troppo stretto le supero fingendomi indifferente forse sono solo stanco, forse non ho visto niente eppure là di fronte a me sta ritto il benzinaio è un baco colossale con le mille mani in mano accenno ad un saluto e mi stringo nel cappotto ho visto qualcosa che non c'è o c'è qualcosa sotto?
Entro in un supermercato, ho bisogno di olio per cucinare
dentro è un brulicare di vermi giganteschi
con sciarpe e con cappelli tra buste di ortaggi freschi
tra i colori di plastica del banco surgelati
due giovani si baciano, di certo innamorati
ma con quelle fauci tubolari, che un fulmine mi stenda
sembrano piuttosto volersi inghiottire a vicenda
con una boccia d'olio a caso in mano schivo altri oligocheti
e mi avvicino alla cassa rasente alle pareti
il cassiere senza occhi mi fissa come se fossi un ebete
adesso come faccio a spiegare a quel verme che in tasca ho finito le monete
la fila alle mie spalle comincia a spingere e sibilare
d'un tratto la luce si spegne e sento la mia voce gridare
parassiti, maledetti schifosi luridi parassiti
Riprendo fiato e mi appoggio alla cassa, c'è uno specchio dietro al bancone mi riflette e sono anche io un verme in una fila di persone
il mondo si cambia da sé
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2. |
Dinero
08:09
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mi vesto sempre di nero solo perchè è il mio colore preferito
speravo che nella vita mia io mi sarei solo divertito
e invece anche stanotte vado a letto con la testa fra le mani
forse tutti i miei sforzi saranno vani
a scuola andavo bene andavo male non so perchè non mi piaceva
dovevo stare fermo, fare il bravo, tutta la vita lo stesso problema
ho provato a farmi un posto a questo mondo ma non ci son riuscito
e questa è l'infelicità e allora mi sono unito
a quelli che pensavo che mi avrebbero capito
invece il mondo attorno a me è solo nebbia e sabbia
con i lacrimogeni m'han fatto piangere lacrime di rabbia
la gente mi piaceva e come facile fare amicizia
ci son voluti il sesso e il denaro a insegnarmi la malizia
poi il lavoro da tenere e la famiglia, poi la pace eterna
conosco l'infelicità è qualcosa che non sta mai ferma
per questo mi sento bene solo giù in caserma
speravo di guadagnarmi il pane come fa un cavaliere con la lancia in resta
invece sul casco mi tirano le pietre e adesso ho mal di testa
mio padre mi dice sempre lo stesso da quando sono nella culla:
"se vuoi aver successo nella vita prometti tutto e non mantenere nulla"
allora non ho studiato tanto eppure adesso guarda dove sono
in questo parlamento dove decido cosa è cattivo e cosa è buono
e adesso non mi resta che decidere se son felice o non lo sono
quando sono solo
va bene, allora facciam così, da oggi in poi tutti gli infelici spariranno
e gli altri, come me, tutti insieme finalmente
governeranno
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3. |
Amarea
04:13
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quando la marea si riprende la tua casa
e la città va a fondo fra clacson e digrignar di denti
e dalle nuvole velenose
cadono ali di corvo, grandine e neve
straripati sgomitano i fiumi
fra le strade sommerse
onde calde, unte
arcipelaghi di scorie
ricordi tu, su salici salivi
com'è difficile restare in piedi camminando sull'acqua
la corrente è forte e le onde arrivano sempre diverse
la pancia fradicia, le schiena gelida fra brividi
nuotare non ti basterà
allora prendi una foglia e salici sopra
sarai leggero così, così leggero che non affonderai mai
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4. |
Polarità
07:20
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la polarità si è invertita
la fine è vicina
la polarità si è invertita
è in arrivo il cambiamento
nessun bisogno di avere una occupazione
quandogli schermi sostituiranno le persone
cadrà l'ultimo tabù, niente più fame
finalmente tra di noi ci potremo mangiare
ci abitueremo anche alle branchie
nuoteremo in acqua corrente
tra uomo e donna non ci sarà più guerra
e le mosche erediteranno la terra
la polarità si è invertita
è arrivato il cambiamento
e mentre tutto va, tutti vogliono cambiare
ma quale cambiamento tutto torna
e tutto resta uguale
variato ma uguale
oramai che sono qui
e non c'è niente da fare
vorrei dormire così
dentro ad un'urna di suoni
in questa condizione in cui non si vede a un passo
e il segreto che ti hanno svelato, segreto falso
sorrisi finti e indifferenti ma perché?
perché avere paura?
di questo morbo strano che non si cura
la migliore prospettiva è rinchiusa in una stanza
la raggiungi solo così, a passo di danza
e invece usi la musica per condividere col mondo intero
la tua faccia da demente
mentre dentro e intorno a te non c'è più niente
solo gente che si nasconde dalla gente
e se il successo è l'unica possibile rivoluzione
scegli nel mezzo fra l'estinzione e la rassegnazione
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5. |
La Strada pt. 1
04:44
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6. |
La Strada pt. 2
04:30
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quante volte è capitato
siamo accanto così vicini
che mi chiedo chi sei tu e di riflesso
chi sono io
quante volte capiterà
fianco a fianco lungo i fiumi
fra le onde agitate
di questo tempo che non si fa cambiare
e se mi sfiori la mano
a me sfiora un pensiero
che mi fa tremare come fossi vetro
sei uno schifo di sbaglio
si beve forte allora
si beve da farsi male
si ghigna storti come squali martello
e si leva alla gente il cappello
per potersi scontrare
e poi naufragare
sotto terra in un canale
morti in silenzio e sentirsi respirare
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7. |
La Strada pt. 3
03:11
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e all'improvviso da lontano
un profumo scordato
come la pelle come la luce di un'estate fa
vista o soltanto sentita prima di nascere ancora
ci sei già stato o l'hai sognato
ma che importanza ha
partirai sempre senza sapere quello che cerchi
e troverai tutto
senza inseguire niente e nessuno
troverai tutto
saltare contro un treno in corsa
un rumore ma chiamalo amore
e le ingiustizie di un genitore
un rumore ma chiamalo amore
dopo il tramonto perdersi ancora
un rumore ma chiamalo amore
e l'ignoranza di un oppressore
un rumore ma chiamalo amore
gridare al vento la morte del sole
un rumore ma chiamalo amore
lungo la strada troverai tutto
tutto resta nel suono e la parola è il canto dell'uomo
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