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ARCO

by ARCO

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    edizione limitata 100 copie, LP vinile 12" 180gr, grafiche realizzate a mano, per singola copia un libretto interno da sei differenti versioni.
    Realizzato presso Rubedo Recording (TO), esce per Ammiratore Omonimo Records (RM), stampato presso Vinilificio (BO)

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1.
Parassiti 06:56
faccio le scale tre alla volta verso la porta nel corridoio da quanto tempo non esco di casa perso nei sogni di un lavoro la stanza si era fatta stretta e piccole le porte socchiuse le serrande proiettano ombre storte mi chiudo alle spalle il portone nella testa un alveare respirare la mia stessa aria mi stava facendo male tra le scarpe abbandonate e lo sterco secco sul marciapiede cammino con le mani in tasca da una curva sinistra spuntano una madre con la figlia camminano vicine e non mi meraviglia piuttosto mi fa strano che abbiano l'aspetto di viscidi lombrichi col vestito troppo stretto le supero fingendomi indifferente forse sono solo stanco, forse non ho visto niente eppure là di fronte a me sta ritto il benzinaio è un baco colossale con le mille mani in mano accenno ad un saluto e mi stringo nel cappotto ho visto qualcosa che non c'è o c'è qualcosa sotto? Entro in un supermercato, ho bisogno di olio per cucinare dentro è un brulicare di vermi giganteschi con sciarpe e con cappelli tra buste di ortaggi freschi tra i colori di plastica del banco surgelati due giovani si baciano, di certo innamorati ma con quelle fauci tubolari, che un fulmine mi stenda sembrano piuttosto volersi inghiottire a vicenda con una boccia d'olio a caso in mano schivo altri oligocheti e mi avvicino alla cassa rasente alle pareti il cassiere senza occhi mi fissa come se fossi un ebete adesso come faccio a spiegare a quel verme che in tasca ho finito le monete la fila alle mie spalle comincia a spingere e sibilare d'un tratto la luce si spegne e sento la mia voce gridare parassiti, maledetti schifosi luridi parassiti Riprendo fiato e mi appoggio alla cassa, c'è uno specchio dietro al bancone mi riflette e sono anche io un verme in una fila di persone il mondo si cambia da sé
2.
Dinero 08:09
mi vesto sempre di nero solo perchè è il mio colore preferito speravo che nella vita mia io mi sarei solo divertito e invece anche stanotte vado a letto con la testa fra le mani forse tutti i miei sforzi saranno vani a scuola andavo bene andavo male non so perchè non mi piaceva dovevo stare fermo, fare il bravo, tutta la vita lo stesso problema ho provato a farmi un posto a questo mondo ma non ci son riuscito e questa è l'infelicità e allora mi sono unito a quelli che pensavo che mi avrebbero capito invece il mondo attorno a me è solo nebbia e sabbia con i lacrimogeni m'han fatto piangere lacrime di rabbia la gente mi piaceva e come facile fare amicizia ci son voluti il sesso e il denaro a insegnarmi la malizia poi il lavoro da tenere e la famiglia, poi la pace eterna conosco l'infelicità è qualcosa che non sta mai ferma per questo mi sento bene solo giù in caserma speravo di guadagnarmi il pane come fa un cavaliere con la lancia in resta invece sul casco mi tirano le pietre e adesso ho mal di testa mio padre mi dice sempre lo stesso da quando sono nella culla: "se vuoi aver successo nella vita prometti tutto e non mantenere nulla" allora non ho studiato tanto eppure adesso guarda dove sono in questo parlamento dove decido cosa è cattivo e cosa è buono e adesso non mi resta che decidere se son felice o non lo sono quando sono solo va bene, allora facciam così, da oggi in poi tutti gli infelici spariranno e gli altri, come me, tutti insieme finalmente governeranno
3.
Amarea 04:13
quando la marea si riprende la tua casa e la città va a fondo fra clacson e digrignar di denti e dalle nuvole velenose cadono ali di corvo, grandine e neve straripati sgomitano i fiumi fra le strade sommerse onde calde, unte arcipelaghi di scorie ricordi tu, su salici salivi com'è difficile restare in piedi camminando sull'acqua la corrente è forte e le onde arrivano sempre diverse la pancia fradicia, le schiena gelida fra brividi nuotare non ti basterà allora prendi una foglia e salici sopra sarai leggero così, così leggero che non affonderai mai
4.
Polarità 07:20
la polarità si è invertita la fine è vicina la polarità si è invertita è in arrivo il cambiamento nessun bisogno di avere una occupazione quandogli schermi sostituiranno le persone cadrà l'ultimo tabù, niente più fame finalmente tra di noi ci potremo mangiare ci abitueremo anche alle branchie nuoteremo in acqua corrente tra uomo e donna non ci sarà più guerra e le mosche erediteranno la terra la polarità si è invertita è arrivato il cambiamento e mentre tutto va, tutti vogliono cambiare ma quale cambiamento tutto torna e tutto resta uguale variato ma uguale oramai che sono qui e non c'è niente da fare vorrei dormire così dentro ad un'urna di suoni in questa condizione in cui non si vede a un passo e il segreto che ti hanno svelato, segreto falso sorrisi finti e indifferenti ma perché? perché avere paura? di questo morbo strano che non si cura la migliore prospettiva è rinchiusa in una stanza la raggiungi solo così, a passo di danza e invece usi la musica per condividere col mondo intero la tua faccia da demente mentre dentro e intorno a te non c'è più niente solo gente che si nasconde dalla gente e se il successo è l'unica possibile rivoluzione scegli nel mezzo fra l'estinzione e la rassegnazione
5.
6.
quante volte è capitato siamo accanto così vicini che mi chiedo chi sei tu e di riflesso chi sono io quante volte capiterà fianco a fianco lungo i fiumi fra le onde agitate di questo tempo che non si fa cambiare e se mi sfiori la mano a me sfiora un pensiero che mi fa tremare come fossi vetro sei uno schifo di sbaglio si beve forte allora si beve da farsi male si ghigna storti come squali martello e si leva alla gente il cappello per potersi scontrare e poi naufragare sotto terra in un canale morti in silenzio e sentirsi respirare
7.
e all'improvviso da lontano un profumo scordato come la pelle come la luce di un'estate fa vista o soltanto sentita prima di nascere ancora ci sei già stato o l'hai sognato ma che importanza ha partirai sempre senza sapere quello che cerchi e troverai tutto senza inseguire niente e nessuno troverai tutto saltare contro un treno in corsa un rumore ma chiamalo amore e le ingiustizie di un genitore un rumore ma chiamalo amore dopo il tramonto perdersi ancora un rumore ma chiamalo amore e l'ignoranza di un oppressore un rumore ma chiamalo amore gridare al vento la morte del sole un rumore ma chiamalo amore lungo la strada troverai tutto tutto resta nel suono e la parola è il canto dell'uomo

about

ARCO è la tensione.
Composto in più di un anno fra songwriting solitario e collaborazioni,
registrato tra casa e il Rubedo studio (Torino) ARCO mescola tecniche digitali e analogiche, strumenti elettronici e acustici, registrazioni ambientali.
ARCO è il viaggio in un mondo che diviene allegoria del pensiero e in cui si svelano le sue aberrazioni.
Attraverso questo lavoro parlano le voci di tutti quelli che lo hanno ispirato.

LA STRADA pt. 1, 2, 3 - live session @ Rubedo Recording Studio: www.youtube.com/watch?v=h3heV4llblI

credits

released October 23, 2020

Scritto e prodotto da Andrea Guerrini, co-prodotto da Ammiratore Omonimo Records e Pastificio Elettrico.
Esce per l'etichetta Ammiratore Omonimo Records (www.vonneumann.net/aor)
Registrazione e mixing presso Corso Emilia e Rubedo Recordings. Mastering: Manuel Volpe.
Hanno partecipato: Simone Lanari, Isobel Blank, Kamod Raj Palampuri, Marna Fumarola, Matteo Cassi, Michele Guidi, Maurizio Suppo, Filippo Manfredi Giusti, Simone Pozzi, Agnese Benini, Ambra Drius, Francesco Serricchio.
Copertina: Yersiz Yabanci, Foto: Elia Misesti, Progetto grafico: Silvia Guerrini.

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